giovedì 30 ottobre 2008

Prima le gatte o le gattare

Il Giovane Holden si chiedeva dove vanno le papere quando il lago si ghiaccia, in inverno... dove vanno?
Io da un pò di tempo mi chiedo perchè ai gatti piace il pesce se odiano l'acqua?
Come hanno fatto a diventarne ghiotti se non ne hanno mai pescato uno?
Forse prima dei gatti sono nate le gattare?

Altro punto all'ordine del giorno, aggiunto in un secondo momento.

Ho capito qual'è la reale differenza tra il sud e il nord.
Principalmente la natura dei sensi di colpa.
Al sud il senso di colpa è legato più a questioni morali, legate alla cultura cattolica
ad es. non ho curato mia madre anziana, non ho ringraziato il mio vicino di casa per la bomboniera del battesimo del figlio ecc...

Al nord il senso di colpa nasce dalla mancata produzione.
Se non si produce qualcosa di concretezza tangibile, il cui valore possa essere misurato in base allo spazio che occupa, allora il senso di colpa si fa strada nella mente di chi è venuto meno alla sua funzione principale: la produzione di beni.

Si potrebbe dire, e questa non è una novità, che il nord è pesantemente influenzato dal protestantesimo, più precisamente dal calvinismo, che per piu di un pensatore del secolo scorso, è anche stato uno dei fattori propulsivi del capitalismo moderno.

Al nord il Dio esige, pretende: è il tuo datore di lavoro, al sud Dio è sofferenza e amore: è il padre.

Il calvinismo basa la sua teoria religiosa sul concetto di predestinazione, tutti siamo gia predestinati alla salvezza o alla dannazione, ma come si fa allora a capire in quale categoria Dio ti abbia infilato?

Lo capisci dal successo che hai avuto nella vita, se sei ricco, vai in paradiso, quindi se produci vai in paradiso, se sei povero, non ti meriti che l'inferno.

cito wikipedia

"il segno della grazia divina diventa visibile e sicuro: è la ricchezza, il benessere generato dal lavoro. Anzi il lavoro in sé acquistava il valore di vocazione religiosa: è Dio che ci ha chiamato ad esso. È quindi il beruf, il lavoro e il successo che ne consegue che assicura il calvinista che "Dio è con lui", che egli è l'eletto, il predestinato.

Di conseguenza il povero è colui che è fuori dalla grazia di Dio. Chi sa quali colpe egli ha commesso per essere stato punito con la povertà. La figura del povero, che nel medioevo cristiano e cattolico era la presenza di Cristo, lo strumento per acquisire meriti per il Paradiso, ora è invece il segno della disgrazia divina. Le torme di mendicanti cenciosi e ladri che ora assediano nel '500 le strade della città impauriscono i buoni borghesi. Ad ogni aumento del prezzo dei beni alimentari può scatenarsi una sommossa. Essi quindi verranno relegati dalle autorità cittadine, spesso con la forza, negli ospedali che divengono i luoghi di raccolta di ammalati, vagabondi e poveri
".

Questo per dire che a lavoro, essendo l'unica vera cattolica del gruppo, sostengo fervidamente la protesta degli studenti, perchè non vedo nel taglio dei fondi la vera spinta alla produttività, come invece i calvinisti che mi circondano non fanno altro che sostenere.

Il gradimento di Brunetta al nord cresce a dismisura.
Alla sola parola fannulloni, qui si alza una ola che infiamma il cuore della Moratti, certi come sono, i milanesi, che questi infami si trovino tutti al sud, impeganti a pregare un Dio assistenzialista, che, mosso da carità cristina regala ciò che viene chiesto, non come il Dio meritocratico del nord, che concede solo su obiettivi realmente raggiunti.