mercoledì 21 settembre 2011

Difese indifendibili

Sulla politica si dice tanto, si scrive tanto, si trasmette tanto, anche se, con il termine politica ormai ci si riferisce a tutto ciò che attiene a chi fa politica e non al significato di antica saggezza: "arte di ben governare".

Guardavo qualche giorno fa l'unico superstite della televisione non governativa, il buon caro Floris e ho avuto modo di fare l'ennesima riflessione sull'estrema difesa adoperata dai valvassori del padrone.

Non vi nascondo che spesso è un'imbarazzante tenerezza che guida le mie riflessioni, a volte mista anche ad ammirazione.
Ammiro e stimo il coraggio di sfidare la logica così spudaratamente, da bullo di periferia, di sputare in faccia alla dignità, di calpestare i piedi della verità.

Davvero, ci vuole tanto, troppo coraggio e anche molta fantasia.

Resto con il fiato sospeso quando sta per aprire bocca Belpietro, attendo con palpitante emozione e penso.... Come risponderà?

Me lo immagino prima della trasmissione ripassare la scaletta " allora, ripetiamo, posso usare 4 volte i magistrati, 3 volte i comunisti di nuova generazione, 2 volte distrarre l'attenzione dicendo che la clack è pagata dai rai tre e che vengono tutti da Kabul... e poi... mannaggia mi sfugge... ah si, la faziosità... Giusto.. Floris lei è un fazioso... ok ho tutto chiaro, poi se proprio non mi viene in mente niente devo gridare che il cameramen mi sta puntando la pistola e scappare... uff mi sento un pò stanco "

Povera patria, cantava il mio tanto caro Franco (Battiato)