sabato 24 marzo 2012

Autocitazione - 1 maggio 2010

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C'è un moscone nero e cattivo che inaugura la primavera dentro casa mia.
Se una rondine non fa primavera, un moscone si.

E' da circa mezz'ora che sbatte la sua facia 3d sul vetro della finestra e diabolicamente continua a sbagliare, prendendo ogni volta una rincorsa più lunga e veloce.

Da quanti anni esistono i mosconi?
Non saranno coetanei dei dinosauri ma forse dei coccodrilli si e dopo tutti questi anni ancora si ostinano a non capire che non tutto quello che non si vede in realtà non c'è.

Sono forse gli esseri piu testardi della terra, pronti a sacrificare la propria vita pur di dimostrare che "se non vedo niente, niente ci puo essere".
Anchre se, pensandoci bene, non è poi molto distante da quello che facciamo noi esseri umani, ognuno ha la sua finestra dove quotidianamente, mensilmente o annualmente sbatte la propria testa, nulla da fare, l'esperienza non insegna quasi mai nulla.

La mia finestra chiusa, ad esempio, è lo sport.
Ogni anno mi iscrivo in palestra ma non ci vado, ma ogni volta che succede sono convinta che la finestra questa volta si aprirà e invece no... PEM PEPEPEM, anno dopo anno.

Per non parlare delle finestre sentimentali, ognuno di noi ne ha avuta una dove la testa sbatteva senza indugio, sempre piu forte, fino a che al posto del vetro a un certo un punto ci siamo trovati davanti a una bella parete di cemento, e allora la rincorsa rallentava, e si era pronti a fare marcia indietro, voltandasi ogni tanto per essere sicuri di non aver sbagliato a guardare.

Il moscono nel frattempo ansima a terra, credo sia pronto a morire per la sua causa.
Onore al moscone