giovedì 20 marzo 2008

Sistemate gli step


C'è chi finanzia la cooperazione internazionale, c'è chi finanzia l'ambiente, chi la protezione degli animali, IO FINANZIO LO SPORT.
Si, ci tengo a versare annualmente una cifra che va dai 700 euro dei due anni prima( tutto compreso: vapori, fanghi, piscina, idromassaggio e specchio indulgente) ai 300 di quest'anno( segnato da un corposo taglio alla spesa pubblica: niente sauna, niente piscina e niente idromassaggio, specchio con neon "trovacellulite" alle spalle).
Bene, ieri, dopo il primo mese e mezzo di finanziamento probono, quello che si fa con il cuore, senza pretendere nulla in cambio, la mia quasi collega Patrizia mi ha trascinato sul campo per vedere che fine hanno fatto i miei soldi, e si, perchè bisogna pure donare con gli occhi aperti, donare con coscienza, e ogni tanto verificare che la tua generosità si andata a buon fine.
Ed è con questo spirito che ieri ho messo piede in palestra, ma...:
1) la borsa occasionalmente creata per l'evento era sprovvista di...calze e maglietta a maniche corte, bene, usciamo e andiamo a comprare da tezenisi maglietta e calzini
2) Ohhh...NOn ho le lenti a contatto, come farò a zompettare davanti allo specchio senza farli cadere dal naso? Bene, leviamo gli occhiali e andiamo a comprare le lenti (no, non le ho comprate, la lezione stava iniziando)

Senza occhiali (- 6 gradi) mi avvio incerta verso la "stanza" corsi (4 metri per 4 recintata da un finto spartitraffico stile gazebo estivo), utilizzando la mia quasi collega come un cane guida per cechi.
Mi accomodo in prima fila, quasi attaccata ad Homar, che non so che faccia abbia, ma che ricordo benissimo come parla (ci avete mai fatto caso che preti e insegnanti di fitness hanno sempre lo stesso tono, ipnotico catartico, entrambi che invitano al sacrificio e alla soffenza?).
Inss inss insss zump zumo zump.
"Bene iniziamo ragazze, forza ragazze, brave ragazze, un ultimo lavoro ragazze vi chiedo un ultimo lavoro".

Odio la musica da fitness, odio il tono da fitness, odio la compiacenza da fitness, e le parole:

allenare
brave
ultimo lavoro (che pii ti prendono sempre in giro, perchè ricominciano a contare di nuovo, quando ti avevano promesso un'immediata fine alla tua sofferenza)
forza su con le gambe
sistemate gli step

odio la puzza del fitness

Bene, ho la coscienza a posto, adesso so a chi ho donato e continuerò a farlo con fiducia.

Amo finanziare ciò che odio, mi fa sentire una vera dama di benificenza.

Adsso di che parliamo?
Oggi mi istallano internet a casa e anche la tv di alice, solo che mi sono accorta che il mio pc scascione non ha il cd rom funzionante e allora come faccio ad istallare alice?
Avete meno di due ore per elaborare una soluzione reale, si accettano anche ipotesi di verificare.

Ahhh un altra cosa, RICORDATEVI DI FIRMARE NELLA VOSTRA DICHIARAZIONE DEI REDDITI( per quelli che possono vantarne una) PER IL 5 PER IL MILLE AL NONPROFIT, NON VI COSTA NULLA MA AIUTA CHI AIUTA (minzica che spot...).

Ve ne parlerò piu in la.

Bene ciao e buona pasqua

mercoledì 12 marzo 2008

SULLA STRADA (3)

Lui si abbassò istintivamente, come a voler schivare il suo sguardo che invece, dopo la mezza piroette, si posò a terra, risparmiandolo.
Rimase a spiarla da lontano, ma non troppo.
Sarebbe bastato che lei voltasse il viso di 30 gradi, in trigono col suo, per stanare il suo nascondiglio.
Doveva assolutamente cambiare posizione, spostarsi almeno dietro quel Suv nero.
Fece un passo poi un altro, ancora quasi parallelo al terreno, si spostò a fatica raggiungendo il Suv, che, per la prima volta in vita sua, benedisse per la sua magnificenza.
Lei era ancora acovacciata a terra, ma cosa stava facendo?
Dal vetro del finestrino strizzò gli occhi per vedere meglio...Un gatto.
Il sorriso di prima era rivolto a lui.
Un cane, con il pelo lucidissimo, che strusciava il suo muso sulla sua mano pronta ad accoglierlo.
Aveva sempre amato i cani, ma la cosa sorprendente era come i cani amasserò lei.
A un tratto notò uno strano agitarsi attorno a lui, la gente guardava ansiosa qualcosa, sembravano guardare l'America dall'oceano, ma invece era solo un tram.
Il 16.
Si affollarono tutti ai bordi del marciapiede ed ecco che anche lei, con uno scatto felino analaogo a quello fatto nello stesso istante ma in direzione opposta dal suo amico nero, saltò vero il 16, ma invece di salirci direttamente, deviò verso destra.
Sfiorò il Suv e sfiorò anche lui, che come una padella con il suo scoglio, si spalmò sul finetrino, sperando l'insperabile.
Lei di corsa si inerpicò per le scale e in pochi minuti raggiunse un sedile accanto al finestrino, si voltò in attesa di partire.
Lui, sta volta, non riuscì a scappare dal suo sguardo che come un destro, gli arrivò in pieno viso.
Fatto. L'aveva visto. Forse non ancora riconosciuto.
Un rumore di ferraglia accompagnò la partenza del tram....

Macia 4