martedì 29 maggio 2007

Scusi Signora

Ci sono delle cose che nessuno si prende la briga di rivelerarti prima che accadano ed è così che ci si ritrova impreparati al loro arrivo.
Io penso, qualcuno mi corregga se sbaglio, che già alla nascita, dovrebbero dotare il futuro uomo o meglio futura donna di un manualetto, di “linee guida” per affrontare con coscienza ed opportuna preparazione alcuni passaggi fondamentali dell’esistenza umana.
Ad esempio, uno dei capitoli che meriterebbero maggiore spazio sicuramente dovrebbe essere:
La prima volta che una minorenne o una commessa ti appella “Signora”: le 10 cose da evitare.

Situazione tipo 1 (ambiente: negozio)

“signora la posso aiutare?”
“Signora forse non è meglio una 46?”
“Deborah vedi cosa vuole quella signora”


Oppure

Situazione tipo 2 (ambiente: su strada)

“Signora mi scusi, sa dov’è l’università?”
“Signora ha perso questo….”
“Signora si oblitera da questo lato….”

10 cose da evitare in entrambe le situazioni

1) Rispondere con “signora sarà tuo padre”
2) Fare una serie di ruote e rovesciate sul bordo marciapiede fingendo scioltezza degli arti e dello spirito (potreste farvi molto male o ricevere come contro risposta: non avrei mai detto che a una certa età si possono ancora fare certe cose, complimenti signora…..forse ha perso questo….– pillole antireumina cadute nelle giravolte -)
3) Cantare “non sono una signora” di Loredana Bertè
4) Ruttare con fare giovale rispondendo imitando lo slang giovanile “bella rigà…che si fa sta sera? Un paio di codrini? Me voglio sballà…”
5) Guardarti intorno con disinvoltura fischiettando la colonna sonora di “amici di maria de filippi” fingendo di non aver sentito
6) Aggredire fisicamente l’inetrlocutrice/ore
7) Rispondere con fare risentito “Stronza”
8) Rispondere a domanda con altre domanda:“Per caso vedi una fascetta d’oro abbracciare questo dito? O anche soltanto uno sbrilocco, promessa di signorilità? Sei cieca? Sei ipovedente? Mi prendi in giro? Signora a chi? A chi????? ” potrebbe denotare insicurezza o peggio ancora complesso di inferiorità.
9) Rispondere con “Signorina, prego”
10) Rispondere con “transgender, prego”

martedì 22 maggio 2007

Archivi di vita

Oggi il passato si mescola al presente creando una specie di emulsione pronta a essere spruzzata sulla pelle.
Mi è venuta una strana curiosità oggi pomeriggio:
Ma yahoo conserva tutte le e-mail, ma proprio tutte le e-mail della tua vita?
Posso andare a recuperare le primissime e-mail del 98, quando qualcuno più veloce di me mi portò per mano in questo mondo che meritva, a quell’epoca, i miei occhi sgranati?
Posso andare a ricostruire i rancori persi e sfatti nell’etere?
Posso frugare ancora tra quegli amori solo accennati, sfocati, nati semplicemente per la voglia di collezionare parole dolci?
Posso ripercorre il calvario dei miei curricula che come piccioni viaggiatori hanno percorso l’Italia intera chiedendo asilo anche all’estero?
Posso ancora sorridere delle mie lettere di accompagnamento, dei miei lamenti notturni delle mie risposte date per forza e delle mie richieste forzate di risposte?
Yahho, ti archivia la tua vita per cartelle?
Tipo:

inizio storie
Fase di innamoramento
Fine e rotture varie
Sfumature verso la rottura
tentativi di recupero ricevuti
tentativi di recupero inviati
risposte finte dolci (inviate e ricevute)
risposte vere acide (inviate e ricevute)
sorprese
ripicche
richieste di ospitalità (inviate ricevute accolte e cestinate)


Sarebbe bello che insieme ad ogni cartella si aprisse anche un file di canzoni del periodo per rendere più cinematografica la ricostruzione sentimentale.

La risposta non ce l’ho.
Sono andata a vedere il primo messaggio ricevuto e non ne conosco il mittente, strano, chi è questo Sergio Fermorelli?
Chi è?
In che cartella lo metto?
Ci vuole un’altra cartella:

Ricordi smarriti

Romanticamente Vostra (per chi mi vuole) Macia

Colonna sonora di questo post: Cat Stevens, "Wild Word" o in alternativa, er gli amanti del made in Italy: "parole d'amore scritte a macchina" , Paolo Conte

venerdì 11 maggio 2007

W l'Italia

Oggi mi improvviso assistente di Aldo Grasso.

“Macia, il pezzo su quella specie di programma…Ma si…quello sulle orge: suocere, prostitute e impotenti…Si hai capito, dai… fallo tu, poi firmalo a mio nome, io devo andare a farmi la pedicure, ho dei piedi osceni…E sta sera c’ho la grigliata da Raffaella e sai come va a finire…Tutti in piscina!!! E non mi posso certo presentare con lo smalto di una settimana fa.. ”.

“Ok Aldo, vai pure…tranquillo per lo smalto: rosso cardinale, il n°45, come quello che hai messo la sera dell’idromassaggio in giardino a casa di Pippo”.
“Franco?”
“No, Baudo…”.


La Sposa perfetta

Di reality feccia ne avevamo già visti abbastanza, pieni zeppi di situazioni verosimili al limite della decenza e della ragionevole lucidità riconosciuta al tanto citato “spettatore medio”.
Ma la “Sposa perfetta”, reality assorbito dalla Turchia (che non sappiamo se volgiamo nell’unione europea, ma non abbiamo il minimo dubbio quando si tratta di acquistarne la sua spazzutara mediatica…) è davvero il peggio che potevamo aspettarci e la cosa ancora più malvagia è che, molto probabilmente, ben rappresenta la reale situazione familiare italiana.

Questo clichè miediatico cade proprio a fagiolo: in un “oggi” in cui siamo tutti affannati a precisare la natura antropologica, sociologica e psicologica, della tanto auspicata “FAMIGLIA NATURALE” che tendiamo a far coincidere con la “FAMIGLIA PERFETTA” che non può esser tale se non fondata sulla “SPOSA PERFETTA”.

Già dalla prima puntata qualcosa di inquietante, di orrpilante, di osceno (oserei dire) incominciava a delinearsi.

La mamma ben acconciata, con gli occhi pieni di orgoglio e antirughe, accompagna trionfante il figlio maschio che per cercare una moglie degna della prole che verrà, è costretto a recarsi a Rai 2, perché in giro, per strada, si incontrano troppe cattive ragazze.

Il Figlio tardone, bruciato dalle lampade, stanco di tutte queste donne senza valori e senza vestiti, è un ottimo prototipo del maschio made in Italy, il prodotto più esportato all’estero: latino, mammone, inetto a una vita da adulto, arrapato e compiaciuto.

Passiamo alle aspiranti mogli.
Età media 25.

Sfilano con sicurezza consumata questi aspiranti angeli del focolare.
E con sicurezza consumata mentono spassiuntamente.
Mentono sorridendo con gli occhi e con le scollature solo appena accennate per non turbare gli animi delle suocere che devono decidere le sorti del loro focolare mediatico.

L’imbarazzo più imbarazzante si è avuto quando, ad esporre i buoni propositi sulla creazione di una famiglia perfetta, naturale e fondata sul matrimonio, è stata una ragazza di colore.

Le suocere, senza il minimo indugio, e senza parafrasando non l’hanno voluta.
L’hanno spedita a casa, perché la “sposa pefetta” deve essere bionda con gli occhi azzurri, diplomata, accollata e più finta possibile.

Non l’hanno voluta perché “negra”.
E nessuno ha detto niente.
Hanno legittimato la forma più riprovevole di ignoranza, l’hanno messa in tv, avallata da conduttori, autori e ospiti in studio.

Le innumerevoli madri, pilastri delle famiglie naturali italiane, applaudendo comodamente da casa propria davanti a tanta volgarità culturale, avranno detto “tiè hai visto??? Pure quella la l’ha detto….Io pure nun ce lo voglio nu nipote negro…Per carità!!”

Ecco il gioco è fatto.
E’ passato in televisione e quindi è sdoganato.
Il razzismo non è più motivo di vergogna.
Si sono razzista, che ci fa, se posso scegliere il colore del mio smalto non capisco perché non posso scegliere il colore delle pelle di qualcun altro…Questione di gusti.

L’Italia si merita questa famiglia, al massimo macchiata del rosso sangue dell’intolleranza umana.


Aldo Grasso

mercoledì 2 maggio 2007

Un bel niente (2)

C’ho sonno e una certa agitazione mi gira nella panza.
Non so come sporcare questo foglio e infatti lo lascerò mezzo pulito.
Questa è una comunicazione di servizio.
Domanda numero uno (rivolta o al direttore o a frixisissimo):
- ma perché l’Utente se vuole commentare con “altro” non ne ha facoltà?
Domanda numero due
Voi scrivete direttamente sul blog o prima in word (io in word- questo è un sondaggio)
Domanda numero tre a ascelta tra
1)“che ce ll'hai na cartina???”
2)"che ce ll' hai na sigaretta?"
3)"Che ce ll hai un euro che m hanno rubato er portafoglio?"

Volevo solo cambiare faccia al mio blog.
Non esitate a commentare per qualsiasi chiarimento in merito.
Cordialità