mercoledì 12 marzo 2008

SULLA STRADA (3)

Lui si abbassò istintivamente, come a voler schivare il suo sguardo che invece, dopo la mezza piroette, si posò a terra, risparmiandolo.
Rimase a spiarla da lontano, ma non troppo.
Sarebbe bastato che lei voltasse il viso di 30 gradi, in trigono col suo, per stanare il suo nascondiglio.
Doveva assolutamente cambiare posizione, spostarsi almeno dietro quel Suv nero.
Fece un passo poi un altro, ancora quasi parallelo al terreno, si spostò a fatica raggiungendo il Suv, che, per la prima volta in vita sua, benedisse per la sua magnificenza.
Lei era ancora acovacciata a terra, ma cosa stava facendo?
Dal vetro del finestrino strizzò gli occhi per vedere meglio...Un gatto.
Il sorriso di prima era rivolto a lui.
Un cane, con il pelo lucidissimo, che strusciava il suo muso sulla sua mano pronta ad accoglierlo.
Aveva sempre amato i cani, ma la cosa sorprendente era come i cani amasserò lei.
A un tratto notò uno strano agitarsi attorno a lui, la gente guardava ansiosa qualcosa, sembravano guardare l'America dall'oceano, ma invece era solo un tram.
Il 16.
Si affollarono tutti ai bordi del marciapiede ed ecco che anche lei, con uno scatto felino analaogo a quello fatto nello stesso istante ma in direzione opposta dal suo amico nero, saltò vero il 16, ma invece di salirci direttamente, deviò verso destra.
Sfiorò il Suv e sfiorò anche lui, che come una padella con il suo scoglio, si spalmò sul finetrino, sperando l'insperabile.
Lei di corsa si inerpicò per le scale e in pochi minuti raggiunse un sedile accanto al finestrino, si voltò in attesa di partire.
Lui, sta volta, non riuscì a scappare dal suo sguardo che come un destro, gli arrivò in pieno viso.
Fatto. L'aveva visto. Forse non ancora riconosciuto.
Un rumore di ferraglia accompagnò la partenza del tram....

Macia 4

1 commento:

Anonimo ha detto...

dai, una bella storia d'amore, ne ho bisogno.
il seguito!
baci, reika