mercoledì 8 luglio 2009

taglia 38

La mia collega è venuta in ufficio con un paio di pantaloncini taglia 38 e, sorprendendosi che non le stavano, mi ha chiesto se li volevo provare io.

Li ho provati ma ero gia certa che non mi sarebbero stati mai.
Una taglia 38 di berska, negozio per adolescenti votate all’anoressia, come può entrare a una donna di 32 anni con il vizio della buona tavola?

Vabbe, infatti non mi stavano, ma la cosa che mi sciocca di piu è che in tempi di saldi si compra tutto, tutto ma proprio tutto, anche ciò che non potrà mai starti bene.

Un’altra cosa strana che noto nelle donne che frequento è la percezione delle proprie misure.

Quasi tutte vantano taglie impossibili.

Io mi reputo minuta, di ossa e di carne, ho un peso normale, e non ho mai avuto oscillazioni di peso evidenti, ma non mi sono mai sognata di mettermi una taglia 38.

Una mia amica piuttosto “torella”, almeno 10 kg in più di me, l’altro giorno in un negozio cercava dei geans taglia 40, ma era evidente che non le sarebbero mai stata.
Io non le ho detto niente, ma ho aspettato che uscisse dal camerino per mostrarle il mio palese disappunto, ma la infigarda non è neanche uscita dal camerino per pormi la classica domanda “come mi stanno?”
L’unica cosa che ho potuto percepire da quel maleodorante spogliatoio, è stato un rumore sordo, reiterato per una decina di volte: erano i suoi saltelli, in un crescendo di nervosismo, per portare i gens un po più su fino alla vita.

Sfiancata dall’esercizio fisico non previsto, è uscita 5 minuti dopo, con i pantaloni in mano e, con il viso sorridente, mi disse: “ Peccato, mi facevano un difetto in basso, vabbe, niente da fare”

Disgraziata…. Ma dillo che non ti entravano!!!!

Questa ansia di apparire più magre, più secche di quello che realmente si è, può essere paragonata all’ansia dell’uomo di avere un ammennicolo più voluminoso del proprio vicino di banco?

Squadretta e bilancia hanno incrementato le nostre psicosi da uomini e donne occidentali.

Tiè… l’antropologa che c è in me ha fatto capolino in zona cesraini.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

molto interessante ognuno ha il diritto di cercare di assomigliare all'idea che ha di sè

Anonimo ha detto...

Macia "Gepi" Cucciari, proprio ieri in Zic Zelig (che poi sono le repliche, ma per una sera del 9 luglio davanti alla tv va più che bene)faceva un pezzo molto simile al tuo, sua madre da piccola la portava in trattoria invece che a scuola e poi le diceva che non era grossa ma è costituzione. Alla fine però tutte le comiche o le antropologhe (in questo caso), alla fine devono mettere di mezzo l'uomo (ma che ci azzecca!).
Ma sono le donne che tendono alla finta magrezza (o desiderano) per presentarsi all'uomo, o è il mondo maschile che spinge le donne a questo desiderio????
E' vero ognuno ha il diritto di assomigliare alla propria idea di sè, ma almeno si può pensare che questa idea è sbagliata o fuorviante o che di una 38 non me ne faccio niente, che mi piace la sostanza, la carne. Ognuno dovrebbe avere un'idea di ciò che vuole essere, ma è il fatto che molti/e abbiano la stessa idea che mi preoccupa...
ZEC

Anonimo ha detto...

Comunque anche tu ti sei intrettottita in quella città...

Anonimo ha detto...

che vuol dire intrettottita?
Macia

Anonimo ha detto...

senza gricie e abbaccio ti sei ristretta,

Anonimo ha detto...

[url=http://cialisonlinehere.com/#zdhqh]cialis without prescription[/url] - buy cialis , http://cialisonlinehere.com/#rqbaw buy generic cialis