venerdì 22 luglio 2011

Due ore di permesso

Stamattina ho fatto 5 telefonate e per ben quattro volte ho ascoltato delle segreterie telefoniche che beffardamente dichiaravano, senza alcuna vergonga, che l'ufficio in oggetto era chiuso.

Con molta probabilità era chiuso perchè i dipendenti, i quadri, i capi, i presidenti o chi per loro, avevano ben valutato che un venerdi di luglio, di tardo luglio, poteva anche essere sacrificato al dio dell'estate, senza che questo creasse delle alterazioni agli equilibri economici mondiali.

Allora io, capo vicario, ho ben pensato di prendere alla lettera l'esempio ed ho lanciato ai miei colleghi la proposta " due ore di permesso rendono la vita più dolce".

Come tutta risposta ho ottenuto:

1) non è per farti un dispetto, ma le cose da fare le ho, al massimo esco alle 5, ma non ho esigenze per uscire prima, quindi preferirei alle 6.
2) grazie, ma il primo treno ce l 'ho alle 17:50, per ciò esco alle 5 e mezza.

Ma io dico... Ma io penso... Ma io immagino... Ma io mi auguro...

Trattengo il resto dei miei commenti che potrebbero recare offesa alla pubblica morale e mi rinchiudo nella mia insofferenza estiva.

Ma è cosi terrona la mia proposta? ( da sottolineare che i suddetti uffici erano tutti attorno al Pò)
E' cosi poco professionale?
E' cosi poco eticamente corretta?

Ohhh povera me, non imparerò mai a correre nella giusta corsia.

Milano, sei come una donna per il suo uomo, incomprensibile.

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