lunedì 30 giugno 2008

ESPERIMENTI IN LABORATORIO

Chiacchere inutili tra donne colleghe non amiche

Ironia persa nelle risacche della medicrità che

ormai ammuffita, ritorna indietro a cercar padrone.

Scarpe appuntite di tacco e di punta mirano verso il mio ego,

rassegnate giran su stesse a cercare altrove la sfida.

Invecchiata dall'inerzia aspetto che i miei, di tacchi,

mi portino laddovè stamattina ho lasciato cuore e biglietto,

ancora da obliterare.



Macia 2

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Indecisa se timbrare questa ennesima giornata, ho provato a fuggire il segno, a non incasellare un giorno per non invecchiare.
Ripensando a quando il biglietto era sempre libero di aprire le porte del cuore e i miei piedi dolci e flessuosi divenivano tacco e punta senza sfida ma per diritto

Ri-macia

SHORK ha detto...

poeteggi

Anonimo ha detto...

Uao!!!
chi è che rimacia? fantastico, hai reso piu commestibile il mio pessimo esperimento poetico, chiunque tu sia.
macia

Anonimo ha detto...

L'importante è che non sia il testo di una canzone di Silvestri che essendo io ignorante non ho riconosciuto, come nella figuraccia dell'altra volta!

PS: "abliterare" è una licenza poetica, un gioco di parole che son troppo stupido per cogliere, o semplicemente volevi dire obliterare?

Anonimo ha detto...

semplicemente la seconda...
Macia