lunedì 8 giugno 2009

E' solo un gioco

Io penso a una cosa.
Se i parlamentari venissero messi al televoto, magari dentro a un reality in cui la fame e la noi la fanno da padroni, forse gli italiani riuscirebbero a votare come presidente del Consiglio un transessuale rom.

Forse avrebbero il coraggio di voltare davvero pagina.
Forse basterebbe dire, in campagnuia elettorale "dai ragazzi, votate, ma ricordatevi che è solo un gioco".
E magari gli italiani confortati dal "è solo un gioco" voterebbero davvero per il più onesto.
Tanto se è solo un gioco che male può fare il più onesto?

Eppure ormai siamo tutti abituati a scegliere, vota e televota, alla fine ci siamo tutti abituati a ragionare per eliminazione, a esercitare il nostro potere pagandolo secondo il tariffario ognuno del proprio operatore telefonico.

In effetti è davvero strano, che, anche solo per gioco, l'Italia sia stata capace di far vincere un transessuale prima e un rom dopo, nei due reality più in voga nel bel paese.
Era un sintomo?
Siamo meno bigotti e pigri di quanto ci crediamo di essere?

Forse basterebbe far pagare il voto anche in cabina elettorale.
Dicono che pagare responsabilizza: pagare 20 centesimi a voto forse aiuterebbe a riflettere meglio prima di crocettare?

Bo, tante tante domande.
Me ne era venuta un'altra ma adesso se ne è andata via

Critichiamo tanto l'america, ma forse è l unica nazione che non si affeziona all'idea più comoda e che sa rischiare il tutto per tutto per dare una speranza concreta ai loro figli.

Ps: mi sento molto cittadina donna moderna indipendente emancipata ma senza rinunciare alla mia rosea femminilità, in questa nuova veste grafica, vero?????

1 commento:

Anonimo ha detto...

vincerebbe comunque papi