venerdì 29 ottobre 2010

Passeggeri rigidi

"scusi il 53... lato finestrino, non vorrei dire ma è il mio posto..."

Cosa succede a questo punto? Succede che tolgo le cuffiette dalle orecchie sperando di aver sentito male, smetto di cantare e presa da un fastidioso sconcerto, chiedo con la poca educazione che mi resta:

"Prego?.."

"dicevo che il 53 lato finestrino è mio, guardi qui..." lo dice mostrandoti il pezzo di carta con il numero ben impresso nero su bianco.

A questo punto, con il muso contorto dal fastiodo, mi giro a destra, poi a sinistra, mi sporgo prima avanti e poi indietro... è tutto come avevo lasciato mezz'ora fa: nel vagone non c'è nessuno, ma proprio nessuno, ci siamo solo io e te, caro signore dalla forfora fluente.

Ma allora, perchè caro signore puzzone viene a disturbare la mia perfomance canora, a violentare i miei futili pensieri da finestrino, a inibire le mi posizioni sportive?

Perchè signore non scende alla prima stazione utile e corre a comprarsi un bel deodorante "24 ore di durata"?

Caro Signore, perchè non si va a cercare una moglie giudiziosa che le stiri le camice e che si preoccupi di comprarle lo shampo antiforfora nel supermercato vicino casa?

Caro signore potrebbe fare davvero tantissime cose interessanti, a lei molto più utili, invece di romprere le palle a me, con il suo biglietto in mano che fa pendolare davanti al mio naso come fossero un paio di manette pronte a bloccare i miei polsi per portarmi dietro le sbarre a scontare la mia disubbidienza.

Io caro signore la odio.

Odio la gente come lei, se potessi vi legherei a vostri posti assegnati con le catene, non vi farei mai più alzare.

Caro signore, ti farei stare per sempre seduto al tuo posto 53 lato finestrino a morire lentamente di piaghe di decupito.

Odio la gente rigida, rigida come i pali della luce, che si attiene alle regole senza chiedersi chi e perchè fa le regole e a chi servono le regole ecc....

"Certo signore le lascio subito il posto...Ahh però se sente che è un pò bagnaticcio, non si preoccupi, è solo qualche goccia di pipì, sa il bagno è rotto...Comunque prego, il tempo di raccogliere le mie cose..."

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao macia...mi è piaciuto molto questo tuo post, molto profilmico
frixo

Anonimo ha detto...

Ciao frix...Grazie!
Ma il tuo blog che fine ha fatto?
Un saluto a tutta la famigghia

Anonimo ha detto...

Banco salumi alle tre del pomeriggio vuoto totale ho il numero 97 ma l'insegna indica il 91 La salumaia chiama "92 chi è il 92", scusi cara salumaia ci sono solo io ma ho il 97, "vabbè aspetti il suo turno", si ma non c'è nessuno, "io devo chiamare i numeri, 93 chi ha il 93" e 94,95,96; paralizzato mi guardo intorno cercando la telecamera ma non c'è, scioccato penso a questa poveretta che della successione regolare dei numeri ha fatto la sua ragione di vita, cosa le sarà mai successo? chi l'ha costretta a far seguire il 93 al 92, stupida rigidità o percorso obbligato? non vede più le persone ma solo numeri?
poi finalmente "97!" si, sono io sempre io, stavo qui già prima "ah, cosa le servo...." 92 grammi precisi precisi di bresadola e non sbagli di un grammo!!!!
zec

Anonimo ha detto...

Zec... Mi ti immagino tale e quale ad asepttare paziente il tuo turno con le "nasche" che si aprono e si chiudono.
Grazie della tua appendice

A presto